Una tappa decisiva, una dedica esclusiva.
Martedì 6 Febbraio a Roma, al MIBACT (Ministero beni ambientali culturali e turistici) 25 sindaci di altrettante città d’Italia, capofila il Comune di Caltanissetta, hanno firmato un documento di sostegno alla candidatura delle Sacre Rappresentazioni, tra cui Loreto con la nostra Passione Vivente, “LA MORTE DEL GIUSTO” a Bene culturale immateriale dell’UNESCO. L’iniziativa è stata organizzata da EUROPASSION ed ha visto presenti i massimi dirigenti del ministero per la ratifica del documento che accompagnerà, quale sostegno tangibile delle istituzioni, la candidatura a bene immateriale presso la sede parigina dell’UNESCO. Il Sindaco di Caltanissetta, in qualità di primo cittadino del comune capofila ha svolto la relazione ufficiale, ha sottolineato una cosa tanto bella quanto importante; “… quando questi avvenimenti partono del basso ed accomunano le Istituzioni e le Associazioni hanno grande valore e cambiano le comunità perchè le arricchiscono culturalmente”. Ci sembra un passaggio di straordinaria bellezza. Intanto crediamo opportuno ringraziare il nostro Sindaco e l’amministrazione per aver creduto e quindi sostenuto, con la firma dell’atto, la nostra Passione Vivente ma, poi, permetterci di dedicare questo importante passo verso il prestigioso riconoscimento alla memoria di Padre Valentino che più di quarant’anni fa la ideò, la studiò, e con un gruppo di giovani (di allora) la realizzò. Ha saputo, di anno in anno, valorizzarla e dunque farla crescere coinvolgendo sempre più persone e, fino all’ultimo l’ha seguita, orgogliosamente critico quando ne era il caso , ma sempre con gli occhi lucidi durante lo svolgimento ogni Venerdì Santo. Una dedica che si estende al nostro parroco Padre Giorgio che ne ha, convintamente, colto e proseguito lo spirito, a tutti quelli che ne permettono la realizzazione partendo dai costruttori, tanto straordinari per impegno quanto indispensabili nelle loro volontarie fatiche, al gruppo dei soldati, tanto amato da P. Valentino per l’imponente presenza scenica, al coro ed allo speaker che valorizzano e rendono unica la “Morte del Giusto”, a tutto il gruppo recitante, a tutti i figuranti ed a quanti, dietro le quinte, ne curano la credibilità scenica. Da questa tappa deve ripartire il nostro rinnovato impegno, nello svolgere un qualsiasi ruolo, in seno alla Passione Vivente con la consapevolezza che non è una tappa di arrivo ma un punto di partenza.